Il 6 gennaio si festeggia l'Epifania, il giungere i re Magi, misteriose quanto affascinanti figure a caccia di una stella di cui parla Matteo. Ma chi erano veramente?
Dati abbastanza certi si hanno solo su Gaspare: egli fu principe e poi re di un regno collocabile tra l’attuale Afghanistan e l’India, il suo nome era Vindhapharna (ovvero conquistatore di forza e splendore) poi tradotto nell’armeno Gathaspar. Melchiorre pare fosse un sovrano persiano e Baldassarre indiano, ma su di essi c’è grande incertezza, ad esempio la Chiesa Etiope sostiene che uno di essi sarebbe stato abissino.
E forse non erano neppure dei veri sovrani come noi lo intendiamo: molto più verosimile che fossero grandi astrologi seguaci di Zoroastro che (forse seguendo fonti misteriose quali una indicazione data dallo stesso Zoroastro o uno scritto di Seth – figlio di Adamo - che si narra profetizzò per primo la nascita di Gesù), trovarono il Cristo. Probabilmente essi erano membri di quelle antiche caste sacerdotali simili ai Caldei, potentissimi sacerdoti molto esperti in divinazione e astrologia. Ma non fatevi trarre in inganno, la parola Mago non è riferita direttamente alla magia, bensì deriva da Mag (dono) ovvero le grandi capacità astrologiche e divinatorie, il dono dell’illuminazione che metteva i “Magi” in stretto contatto con le energie dell’universo.
Attraverso l’astrologia (che in quel tempo giunse a livelli elevatissimi e andati, purtroppo, in gran parte perduti) fu per loro possibile prevedere la nascita del Cristo e il luogo dell’evento, ecco la stella (l’astrologia) che li guidò. E con largo anticipo dato che un viaggio, a quei tempi, durava molti mesi.
Anche sui doni molte sono le teorie, l’oro indicherebbe la regalità di Cristo, l’Incenso la sua santità, e la Mirra la sua umanità (perché si usava per ungere il corpo dei defunti come avvenne nel Sepolcro) o le sue capacità di guaritore spirituale. Il nome Epifania ha molte valenze, originariamente indicava il battesimo di Cristo, per gli Egizi il 6 gennaio segnava il solstizio invernale (dunque il Natale, la festa della Luce), per alcune Chiese orientali e per la Chiesa Ortodossa l’Epifania è ancora oggi il Natale.
Befana deriva da Epifania e rappresenta la natura, ormai esausta e vecchia, che giunta al termine del suo ciclo (solstizio invernale) porta i doni e le promesse per la prossima stagione (i semi per la primavera), di qui l’usanza della calza.
La Luna rappresenta la nostra componente emotiva, i nostri umori, la nostra parte più intima e fragile, gli affetti, gli istinti. La Luna governa il segno del Cancro.
Scopri di piùAttenzione: se si è nati in un giorno in cui vigeva l'ora legale è necessario sottrarre un'ora al momento della nascita.
La nostra esistenza è influenzata da precisi cicli biologici chiamati anche bioritmi. E la Luna, grazie ai suoi frequenti cambiamenti, può sicuramente influire su di essi. Ecco una guida per scoprire le probabili energie e gli umori del mese.
Scopri di piùAscendere, alzarsi, sorgere: l’Ascendente è il grado zodiacale che sorge a Est nel momento esatto della nostra nascita. Secondo l’astrologia antica (che è la bussola di Astrologando) è fondamentale perché rappresenta tutto ciò che nell’istante della nostra nascita viene al mondo.
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